Sicurezza nel piatto

Perché la formazione HACCP è un investimento e non solo un obbligo

– del team Safety 3.0

 

 

Ogni giorno, migliaia di piatti vengono serviti in ristoranti, bar, mense e supermercati. Ma quanti di questi sono davvero sicuri? La risposta non dipende solo dalla qualità delle materie prime, ma da qualcosa di molto meno visibile: la formazione HACCP.
Dietro ogni piatto sicuro, infatti, c’è un processo di controllo, attenzione e responsabilità.
In questo articolo scoprirai perché l’HACCP è il vero “ingrediente segreto” della ristorazione e dell’intero comparto alimentare: non si vede nel piatto, ma fa la differenza tra fiducia e pericolo, tra successo e sanzione.

 

“Prevenire è meglio che sanzionare. La formazione HACCP è il primo filtro contro il rischio alimentare.”
Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE)

 

 

Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) nasce negli Stati Uniti negli anni ‘60, grazie a una collaborazione tra la NASA, l’azienda Pillsbury e l’esercito americano. L’obiettivo? Garantire la sicurezza assoluta degli alimenti destinati agli astronauti, dove anche il minimo errore poteva essere fatale nello spazio.

Dopo i primi successi, il metodo si è diffuso nel settore alimentare civile per la sua efficacia nel prevenire contaminazioni e rischi igienico-sanitari, sostituendo l’approccio reattivo con uno preventivo e sistematico.

In Europa, l’HACCP diventa obbligatorio negli anni ‘90, con la Direttiva 93/43/CEE. In Italia viene recepito con il D.Lgs. 155/97, poi sostituito dal Regolamento CE 852/2004, tuttora in vigore, che impone l’adozione dell’HACCP a tutte le aziende del settore alimentare.

 

 

1.COS’E’ L’HACCP E PERCHE’ E’ FONDAMENTALE

 

L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) è un sistema preventivo di controllo finalizzato a garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti lungo tutta la filiera produttiva: dalla produzione al consumo. Introdotto in Italia dal D.Lgs. 155/97 (oggi sostituito dal Regolamento CE 852/2004), questo sistema obbliga tutte le aziende alimentari a implementare un piano di autocontrollo basato sull’analisi dei rischi e sull’individuazione dei punti critici.

…e la formazione HACCP? È l’addestramento obbligatorio per chi lavora nella preparazione, manipolazione, conservazione o vendita di alimenti. Serve a prevenire rischi sanitari e garantire la sicurezza igienico-alimentare.

 

 

2.QUANDO LA COMPETENZA FA LA DIFFERENZA. ESEMPI PRATICI:

 

  1. Bar e caffetterie: un operatore formato sa che il latte non utilizzato deve essere refrigerato a una temperatura inferiore ai 4°C. In mancanza di formazione, può lasciare un bricco sul bancone per ore, favorendo la proliferazione batterica (es. Listeria monocytogenes).
  2. Ristoranti e mense: un cuoco addestrato con formazione HACCP conosce le regole di conservazione separata tra alimenti crudi e cotti. Senza tale accorgimento, il rischio di contaminazione crociata aumenta, con conseguente possibile trasmissione di Salmonella o coli.
  3. Supermercati: un addetto formato sa controllare le temperature dei banchi frigo e riconoscere prodotti scaduti. Un operatore non istruito potrebbe esporre merci deteriorate, mettendo a rischio la salute del consumatore.

 

 

Esempio di contaminante
Esempio di contaminante

 

 

3.OBBLIGHI, MULTE E SANZIONI

 

TIPOLOGIA DI FORMAZIONE DESTINATARI SANZIONE PER INADEMPIENZA IMPORTO SANZIONE (€)
Addetto attività alimentari semplici Baristi, camerieri, addetti vendita Multa per mancata formazione 500 – 3.000 per dipendente
Addetto attività alimentari complesse Cuochi, pizzaioli, gastronomi Multa per mancata formazione 500 – 3.000 per dipendente
Responsabile del piano HACCP Titolari, gestori, responsabili cucina Assenza/irregolarità del piano HACCP 1.000 – 6.000
Nessuna formazione presente Qualsiasi addetto Sanzioni multiple per inadempienza e inosservanza Fino a 6.000
Violazioni igienico-sanitarie (es. locali sporchi, utensili contaminati) Tutti i livelli Sanzioni amministrative + possibile chiusura temporanea Fino a 10.000
Danni alla salute del consumatore Responsabili e titolari Responsabilità penale e risarcimento danni Arresto + risarcimento

 

 

4.CASI REALI

 

Provincia di Rieti – NAS Carabinieri + ASL

Durante il periodo del Giubileo 2025, i NAS di Viterbo hanno intensificato le ispezioni in area Rieti. I risultati hanno evidenziato gravi carenze:

  • Sequestro di circa 161 kg di alimenti non tracciati o scaduti.
  • Un ristorante etnico è stato colpito dal sequestro di 53 kg di prodotti ittici conservati in modo non conforme al piano HACCP.
  • Sospensioni immediate delle attività in alcuni esercizi (bar, ristorante, paninoteca) a causa di igiene e strutture compromesse, con presenza di escrementi di roditori.
  • Sequestrate anche 56 bottiglie di olio extravergine con conservazione scaduta.
  • Panificio chiuso d’urgenza per gravi violazioni igienico-strutturali.
  • In locali extralberghieri tipo B&B, emesse ordinanze sindacali per sospensione dell’attività per mancanza di requisiti funzionali.
  • Totale sanzioni amministrative emesse: 15.500 €.

 

Umbria (2025)

Sempre nel contesto dei controlli legati al Giubileo, sono emerse irregolarità frequenti:

  • Uno dei problemi più ricorrenti è stata la mancata presenza del manuale di autocontrollo HACCP negli esercizi ricettivi in

 

Sardegna (2025)

  • Pula / Sanluri: laboratori di pasticceria e caffetteria senza piano HACCP (sequestri e sanzioni).
  • Cagliari / Iglesias: ristoranti con carenze igieniche, mancati abbattitori, schede HACCP non compilate (aree cucina sequestrate).
  • Pirri (Cagliari): supermercato con prodotti scaduti, degrado strutturale, volatili (chiusura immediata + 13.000 € di multe).

 

 Reggio Emilia (2025)

  • Controlli NAS (53 ispezioni): 20 attività irregolari, 36 sanzioni (126.750 € totali).
  • Azienda agricola in Appennino: 226 kg di formaggi senza tracciabilità (sequestro + denuncia).

 

 

 

5.PERCHE’ LA FORMAZIONE CONVIENE

 

La formazione non è solo un obbligo, ma una strategia vincente per migliorare la qualità, ridurre i rischi e far crescere il valore dell’impresa alimentare. Vediamo nel dettaglio i suoi vantaggi concreti:

 

– Investimento minimo, ritorno massimo. Spendere per formare un dipendente è un costo contenuto se confrontato con le possibili multe da migliaia di euro, la perdita di clientela o i danni d’immagine derivanti da un’intossicazione.

 

-Prevenzione di errori costosi. Un operatore formato sa evitare comportamenti rischiosi come:

  1. conservare male gli alimenti
  2. contaminare superfici e utensili
  3. ignorare scadenze o temperature di sicurezza

Questo riduce scarti, reclami, sanzioni e contagi.

 

-Sicurezza per clienti e azienda. Ogni euro speso in formazione aumenta la probabilità che l’alimento sia sicuro per il consumatore e protegge l’azienda da:

  • cause civili o penali
  • chiusure forzate
  • danni reputazionali spesso irreversibili

 

– Valorizzazione del personale. Un lavoratore formato:

  • Si sente più competente e sicuro nel proprio ruolo.
  • Lavora in modo più autonomo e responsabile.
  • Riduce errori, scarti e rilavorazioni, migliorando la produttività.
  • Contribuisce attivamente alla reputazione dell’azienda.

 

“Ogni alimento sicuro è il risultato di una catena di competenze, attenzione e controllo.”
European Food Safety Authority (EFSA)

 

I fatti dimostrano che la formazione HACCP è una delle migliori assicurazioni contro i rischi sanitari e legali del settore alimentare. Con costi accessibili e ritorni concreti in termini di sicurezza, legalità e qualità, rappresenta una scelta responsabile e strategica per ogni impresa del comparto. La formazione HACCP non è solo un obbligo, è una protezione concreta per la tua attività e per la salute dei consumatori.

 

 

Fonti e riferimenti normativi:

 

Regolamento (CE) n. 852/2004. Sull’igiene dei prodotti alimentari. Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, L 139, 30 aprile 2004.

Regolamento (CE) n. 178/2002. Che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare. Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, L 31, 1° febbraio 2002.

Regolamento (CE) n. 853/2004. Che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, L 139, 30 aprile 2004.

Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193. Disciplina delle sanzioni in materia di sicurezza alimentare. Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, n. 261, 9 novembre 2007.

Rieti Life (2025). Controlli estivi e per il Giubileo 2025 a Rieti: NAS Carabinieri intensificano le verifiche. Sanzioni e chiusure per carenze igienico-sanitarie. Agosto 2025.

Umbria Journal (2025). Controlli sui B&B in Umbria per il Giubileo 2025: mancanze nei requisiti funzionali e nei manuali HACCP. Luglio 2025.

QSM.it (2025). ASL, controlli alimentari: uno dei problemi più frequenti è l’assenza del manuale di autocontrollo HACCP.

SardiniaPost (2025a). Controlli straordinari del NAS: gravi irregolarità in diverse attività alimentari a Cagliari, Pula e Sanluri. Scattano le sanzioni. Aprile 2025.

SardiniaPost (2025b). NAS scoprono carenze igieniche e irregolarità in tre ristoranti a Cagliari e Iglesias. Gennaio 2025.

CagliariPad (2025). Pirri, supermercato chiuso dai NAS: prodotti scaduti e locali infestati. Giugno 2025.

Stampa Reggiana (2025). Controlli NAS nei primi 6 mesi a Reggio Emilia: 53 controlli e sanzioni da 126 mila euro. Luglio 2025.

NextStop Reggio (2025). Controlli dei NAS per la sicurezza alimentare: sequestri, multe e irregolarità a Reggio e provincia. Luglio 2025.

In questo articolo abbiamo parlato di

HACCP

HACCP

Manuale autocontrollo HACCP - Corsi di formazione - Analisi microbiologiche e batteriche - Chef Life - Assistenza tecnica procedure Cold Treatment per spedizioni oltre oceano
Safety Academy

Safety Academy

Academy con percorsi formativi fruibili in presenza, presso le proprie aule o in videoconferenza
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