-del team Safety
Da quando abbiamo avviato il Magazine lo ripetiamo spesso: la privacy non è un concetto astratto né una materia riservata ai soli tecnici. È parte della vita quotidiana di ciascuno — dai bambini agli studenti, dai genitori ai cittadini, fino agli investigatori.
Le recenti decisioni del Garante Privacy 2025 lo dimostrano chiaramente: dietro ogni provvedimento c’è sempre lo stesso principio, la salvaguardia della dignità e dei diritti delle persone.
1.BAMBINI SOTTO SORVEGLIANZA: SANZIONATO UN ASILO NIDO.
Immagini di bambini pubblicate online, persino durante il sonno o il cambio del pannolino. Telecamere accese anche durante le attività didattiche. È questa la realtà emersa in un asilo nido sanzionato con 10.000 euro.
Il caso è nato dal reclamo di un genitore: per iscrivere la figlia era stato costretto a firmare un consenso all’uso delle immagini. Ma quel consenso, ha chiarito il Garante, non era né libero né consapevole: negarlo avrebbe significato rinunciare all’iscrizione.
Il principio ribadito: l’interesse dei minori viene prima delle strategie promozionali. La dignità di un bambino non può diventare materiale pubblicitario.
Buone pratiche da adottare:
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Evitare l’uso di immagini di minori per scopi promozionali senza autorizzazioni realmente libere.
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Installare sistemi di videosorveglianza solo previa valutazione d’impatto (DPIA).
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Informare chiaramente genitori e personale su finalità e tempi di conservazione dei dati.
2.IT-WALLET: IL PORTAFOGLIO DIGITALE ITALIANO.
Se i dati vanno protetti dai rischi di abuso, possono anche diventare strumenti di innovazione. È il caso dell’IT-Wallet, il portafoglio digitale previsto dal PNRR che permetterà di conservare documenti come patente, tessera sanitaria o certificati.
Il Garante Privacy 2025 ha dato parere favorevole alla sperimentazione, ponendo però condizioni: chiarezza sui ruoli, misure di sicurezza, trasparenza e limiti ai trattamenti. L’obiettivo è semplificare l’accesso ai servizi senza sacrificare i diritti dei cittadini.
Suggerimenti per le aziende:
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Aggiornare le procedure di gestione dell’identità digitale.
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Verificare la conformità dei sistemi IT agli standard SPID, CIE e IT-Wallet.
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Preparare informative privacy dedicate.
3.CEREBRO: “IL CERVELLO DELLE INDAGINI PATRIMONIALI”
Un altro fronte riguarda la lotta alla criminalità. Il Ministero dell’Interno ha sviluppato CEREBRO (acronimo di Centro Elaborazione e Ricerca per le Indagini Patrimoniali), una piattaforma centralizzata ideata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e introdotta nel 2022 come parte del piano nazionale di contrasto alla criminalità organizzata.
Lo strumento è pensato per aiutare le forze dell’ordine a seguire le tracce economiche dei clan mafiosi e delle organizzazioni criminali, intercettando patrimoni e ricchezze sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati.
CEREBRO funziona attraverso due modalità principali:
- acquisizione dati da fonti istituzionali esterne (banche dati fiscali, anagrafiche, registri immobiliari e veicolari);
- elaborazione dei dati incrociando le informazioni con quelle fornite dagli investigatori, per segnalare anomalie o disponibilità sospette.
Il sistema è stato ritenuto conforme alla normativa sulla protezione dei dati dopo un lungo confronto con il Garante, che ha chiesto garanzie aggiuntive. In particolare, è stato chiarito che non si tratta di uno strumento di sorveglianza di massa: niente raccolta indiscriminata dal web, ma estrazioni mirate e controllate.
Il valore aggiunto? Permettere allo Stato di colpire il cuore economico della criminalità, rispettando al tempo stesso i diritti dei cittadini non coinvolti.
Azioni di prevenzione:
- Assicurarsi che i flussi finanziari siano tracciabili e documentati (trasparenza nei rapporti con fornitori e partner).
- Applicare procedure di antiriciclaggio (AML) e monitoraggio sugli investimenti e sulle operazioni economiche rilevanti.
- Collaborare in modo proattivo con le autorità in caso di verifiche patrimoniali, mantenendo sempre aggiornate le scritture contabili e fiscali.
4.SCUOLA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: TRA INNOVAZIONE E REGOLE ETICHE.
Infine, lo sguardo si sposta sul mondo dell’istruzione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato le Linee guida sull’uso dell’IA a scuola, approvate dal Garante con alcune modifiche.
Il documento non si limita a regolare gli aspetti tecnici, ma introduce un vero e proprio codice etico per l’uso dell’Intelligenza Artificiale in ambito educativo. I principi fondamentali sono:
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IA al servizio di studenti e docenti, non un sostituto.
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Dati trattati solo se strettamente necessari.
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Divieto di pratiche invasive (riconoscimento emozioni, monitoraggio comportamenti).
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Trasparenza per famiglie e scuole.
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Preferenza per dati sintetici.
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Ruoli chiari e verificabili.

Queste linee guida vogliono trasformare l’IA in un alleato della didattica, utile a personalizzare percorsi e fornire supporto, senza però minare la libertà e la dignità degli studenti.
Linee guida pratiche:
- Prima di introdurre strumenti di IA, effettuare una valutazione d’impatto (DPIA) che analizzi rischi e benefici.
- Assicurarsi che i fornitori di tecnologie AI rispettino il GDPR e le linee guida etiche europee.
- Formare docenti e dipendenti all’uso consapevole dell’IA, spiegando limiti e responsabilità.
- Stabilire policy interne chiare sull’uso dei dati personali, privilegiando sempre soluzioni meno invasive.
Quattro casi diversi – un asilo nido, un portafoglio digitale, una piattaforma investigativa e le scuole italiane – mostrano come la protezione dei dati attraversi ogni ambito della nostra vita.
Il messaggio del Garante è chiaro: la tecnologia e l’innovazione possono e devono avanzare, ma non a costo della dignità, della riservatezza e dei diritti fondamentali delle persone.
FONTI E RIFERIMENTI
Garante Privacy – Provvedimenti e comunicati ufficiali: www.garanteprivacy.it
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Programma PNRR, Missione 1, Componente 1, Investimento 1.4.1 (IT-Wallet)
Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, documentazione su piattaforma CEREBRO
Ministero dell’Istruzione e del Merito – Linee guida per l’uso dell’Intelligenza Artificiale a scuola