Garante Privacy 2025

quattro casi concreti tra tutela dei minori, identità digitale e IA a scuola.

-del team Safety

 

 

Da quando abbiamo avviato il Magazine lo ripetiamo spesso: la privacy non è un concetto astratto né una materia riservata ai soli tecnici. È parte della vita quotidiana di ciascuno — dai bambini agli studenti, dai genitori ai cittadini, fino agli investigatori.

Le recenti decisioni del Garante Privacy 2025 lo dimostrano chiaramente: dietro ogni provvedimento c’è sempre lo stesso principio, la salvaguardia della dignità e dei diritti delle persone.

 

 

 

1.BAMBINI SOTTO SORVEGLIANZA: SANZIONATO UN ASILO NIDO.

 

Immagini di bambini pubblicate online, persino durante il sonno o il cambio del pannolino. Telecamere accese anche durante le attività didattiche. È questa la realtà emersa in un asilo nido sanzionato con 10.000 euro.

Il caso è nato dal reclamo di un genitore: per iscrivere la figlia era stato costretto a firmare un consenso all’uso delle immagini. Ma quel consenso, ha chiarito il Garante, non era né libero né consapevole: negarlo avrebbe significato rinunciare all’iscrizione.

Il principio ribadito: l’interesse dei minori viene prima delle strategie promozionali. La dignità di un bambino non può diventare materiale pubblicitario.

Buone pratiche da adottare:

  • Evitare l’uso di immagini di minori per scopi promozionali senza autorizzazioni realmente libere.

  • Installare sistemi di videosorveglianza solo previa valutazione d’impatto (DPIA).

  • Informare chiaramente genitori e personale su finalità e tempi di conservazione dei dati.

 

 

 

 2.IT-WALLET: IL PORTAFOGLIO DIGITALE ITALIANO.

 

Se i dati vanno protetti dai rischi di abuso, possono anche diventare strumenti di innovazione. È il caso dell’IT-Wallet, il portafoglio digitale previsto dal PNRR che permetterà di conservare documenti come patente, tessera sanitaria o certificati.

Il Garante Privacy 2025 ha dato parere favorevole alla sperimentazione, ponendo però condizioni: chiarezza sui ruoli, misure di sicurezza, trasparenza e limiti ai trattamenti. L’obiettivo è semplificare l’accesso ai servizi senza sacrificare i diritti dei cittadini.

Suggerimenti per le aziende:

  • Aggiornare le procedure di gestione dell’identità digitale.

  • Verificare la conformità dei sistemi IT agli standard SPID, CIE e IT-Wallet.

  • Preparare informative privacy dedicate.

 

 

 

3.CEREBRO: “IL CERVELLO DELLE INDAGINI PATRIMONIALI”

 

Un altro fronte riguarda la lotta alla criminalità. Il Ministero dell’Interno ha sviluppato CEREBRO (acronimo di Centro Elaborazione e Ricerca per le Indagini Patrimoniali), una piattaforma centralizzata ideata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e introdotta nel 2022 come parte del piano nazionale di contrasto alla criminalità organizzata.

Lo strumento è pensato per aiutare le forze dell’ordine a seguire le tracce economiche dei clan mafiosi e delle organizzazioni criminali, intercettando patrimoni e ricchezze sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati.

CEREBRO funziona attraverso due modalità principali:

  • acquisizione dati da fonti istituzionali esterne (banche dati fiscali, anagrafiche, registri immobiliari e veicolari);
  • elaborazione dei dati incrociando le informazioni con quelle fornite dagli investigatori, per segnalare anomalie o disponibilità sospette.

 

Il sistema è stato ritenuto conforme alla normativa sulla protezione dei dati dopo un lungo confronto con il Garante, che ha chiesto garanzie aggiuntive. In particolare, è stato chiarito che non si tratta di uno strumento di sorveglianza di massa: niente raccolta indiscriminata dal web, ma estrazioni mirate e controllate.

Il valore aggiunto? Permettere allo Stato di colpire il cuore economico della criminalità, rispettando al tempo stesso i diritti dei cittadini non coinvolti.

Azioni di prevenzione:

  • Assicurarsi che i flussi finanziari siano tracciabili e documentati (trasparenza nei rapporti con fornitori e partner).
  • Applicare procedure di antiriciclaggio (AML) e monitoraggio sugli investimenti e sulle operazioni economiche rilevanti.
  • Collaborare in modo proattivo con le autorità in caso di verifiche patrimoniali, mantenendo sempre aggiornate le scritture contabili e fiscali.

 

 

 

 4.SCUOLA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: TRA INNOVAZIONE E REGOLE ETICHE.

 

Infine, lo sguardo si sposta sul mondo dell’istruzione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato le Linee guida sull’uso dell’IA a scuola, approvate dal Garante con alcune modifiche.

Il documento non si limita a regolare gli aspetti tecnici, ma introduce un vero e proprio codice etico per l’uso dell’Intelligenza Artificiale in ambito educativo. I principi fondamentali sono:

  • IA al servizio di studenti e docenti, non un sostituto.

  • Dati trattati solo se strettamente necessari.

  • Divieto di pratiche invasive (riconoscimento emozioni, monitoraggio comportamenti).

  • Trasparenza per famiglie e scuole.

  • Preferenza per dati sintetici.

  • Ruoli chiari e verificabili.

 

Scuola e intelligenza artificiale: tra innovazione e etica.
Scuola e intelligenza artificiale: tra innovazione e etica.

 

Queste linee guida vogliono trasformare l’IA in un alleato della didattica, utile a personalizzare percorsi e fornire supporto, senza però minare la libertà e la dignità degli studenti.

Linee guida pratiche:

  • Prima di introdurre strumenti di IA, effettuare una valutazione d’impatto (DPIA) che analizzi rischi e benefici.
  • Assicurarsi che i fornitori di tecnologie AI rispettino il GDPR e le linee guida etiche europee.
  • Formare docenti e dipendenti all’uso consapevole dell’IA, spiegando limiti e responsabilità.
  • Stabilire policy interne chiare sull’uso dei dati personali, privilegiando sempre soluzioni meno invasive.

 

Quattro casi diversi – un asilo nido, un portafoglio digitale, una piattaforma investigativa e le scuole italiane – mostrano come la protezione dei dati attraversi ogni ambito della nostra vita.

Il messaggio del Garante è chiaro: la tecnologia e l’innovazione possono e devono avanzare, ma non a costo della dignità, della riservatezza e dei diritti fondamentali delle persone.

 

 

 

FONTI E RIFERIMENTI

 

Garante Privacy – Provvedimenti e comunicati ufficiali: www.garanteprivacy.it

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Programma PNRR, Missione 1, Componente 1, Investimento 1.4.1 (IT-Wallet)

Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, documentazione su piattaforma CEREBRO

Ministero dell’Istruzione e del Merito – Linee guida per l’uso dell’Intelligenza Artificiale a scuola

In questo articolo abbiamo parlato di

GDPR / Privacy

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Elaborazione Sistema di gestione GDPR - Assunzione incarico DPO - Corsi di formazione
Safety Academy

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Academy con percorsi formativi fruibili in presenza, presso le proprie aule o in videoconferenza
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